Internal Audit - Esternalizzazione della funzione

Sempre più spesso la funzione di Internal Audit viene demandata a professionisti esterni all’azienda, in risposta ad una serie di esigenze connaturate con la funzione stessa e spesso di difficile soddisfazione tramite le sole risorse interne all’azienda (soprattutto nelle realtà di media e piccola dimensione). In particolare, si fa riferimento al fatto che detta funzione debba essere in tutto e per tutto indipendente dalle altre aree che sono oggetto di analisi e verifica. Inoltre, la figura selezionata, per ricoprire efficacemente il proprio incarico, deve disporre di competenze tecniche in materia di processi e di aspetti contabili, oltre che in merito alle tematiche proprie dell’attività di internal auditing, e deve relazionarsi con gli altri organi di gestione e controllo dell’azienda: tra tutti il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, la Società di Revisione e gli uffici di controllo (risk management e compliance ove presenti). Le skill richieste sono di norma più facilmente rinvenibili in ambito consulenziale piuttosto che aziendale (sempre con le dovute e frequenti eccezioni), per la natura stessa dell’attività di consulenza, che consente una maggiore diversificazione delle esperienze ed una maggiore propensione all’aggiornamento professionale. Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che un intervento esterno potrebbe essere strutturato in maniera tale da impegnare azienda e professionisti solo per il tempo minimo indispensabile per lo svolgimento delle attività pianificate, il ricorso all’esternalizzazione della figura dell’internal auditor può risultare favorevole in molte realtà aziendali alla ricerca di un servizio di qualità nel rispetto dei vincoli di budget.